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Gli autori
Francesco Monico, veneziano di nascita, milanese d’adozione ha studiato in Canada alla Toronto University e in Inghilterra alla Plymouth University. E’ direttore dell’Accademia Unidee della Fondazione Pistoletto di Biella. Ha pubblicato numerosi saggi tra cui Fragile, un nuovo immaginario del progresso (Meltemi, 2021), TV 2.0, il pubblico come autore (Meltemi, 2007), Il dramma televisivo, l’autore e l’estetica del mezzo (Meltemi, 2006).
Derrick de Kerckhove, belga di nascita, canadese d’adozione, italiano per vocazione. Ha collaborato con il sociologo dei media Marshall McLuhan sia come traduttore che come coautore. È professore di letteratura francese alla Toronto University. Tra le sue opere più note: Brainframes: mente, tecnologia, mercato (Baskerville,1993); La civilizzazione video-cristiana (Feltrinelli, 1995); La pelle della cultura: un’indagine sulla nuova realtà elettronica (Costa&Nolan, 1996).
Francesca Lancini è autrice e conduttrice televisiva. Per la Rai ha scritto il docu-film Palma Bucarelli, la rivoluzionaria, per la regia di Elisa Amoruso e il documentario Chiedi chi era Giovanni Falcone per la regia di Gino Clemente. Ha pubblicato i romanzi Senza tacchi (Bompiani, 2011), Armi di famiglia (Bompiani 2014), il racconto Cosmogonia all’interno della raccolta Il Dio scontroso (Palombi Editori) Lontano dal mondo, al centro delle cose (La vita felice, 2023).
Michelangelo Pistoletto, nasce a Biella nel 1933. La sua prima produzione è una ricerca sull’autoritratto. Nel biennio 1961-1962 realizza i Quadri specchianti. Negli anni Novanta inizia il Progetto Arte e fonda la Cittadellarte-Fondazione Pistoletto a Biella. Nel 2003 è insignito del Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia. Nel dicembre del 2022 è pubblicato il suo libro-opera, La formula della creazione (Edizioni Cittadellarte, 2023).
Nel QRcode ( per aprirlo vedi le istruzioni nel libro): “Pensiero Arte” Lectio Magistralis,
di Michelangelo Pistoletto tenuta all’ISIA Roma il 17 marzo 2023. Introduzione di Francesco Monico
direttore della Fondazione Città dell’Arte di Biella.
Description
Viviamo una fase di transizione, un passaggio epocale in cui le ‘società devono ripensare cosa intendono per crescita e progresso e quale significato diano alla sostenibilità globale.’ Ci domandiamo: in che modo le società possono svilupparsi in un modo equo e sostenibile e a cosa dobbiamo rinunciare per essere sostenibili?
Francesco Monico ci conduce alla scoperta di un futuro che ci mette davanti nuovi paradigmi. La complessità produce rendimenti decrescenti mentre le società avanzate richiedono quantità crescenti di energia e di materie per mantenere la loro complessità funzionale. Emerge quindi la necessità di riformulare la nozione di progresso e la parola chiave diventa “disaccoppiamento” tra sfruttamento e risorse, cosa che richiede trasformazioni profonde nella direzione di un differente tipo di economia e di società.
Quindi è urgente affrontare una decostruzione dell’immaginario, perché non abbiamo più un futuro perché siamo in pieno antropocene e non possiamo rifarci al passato perché esso è parte del problema.
Quali sono le forme semplici che ci fanno pensare? Come gestiamo la dimensione razionale e l’immaginario? Che cosa rappresenta il capitalismo che sembra permeare ogni cosa? E’ veramente il migliore dei mondi possibili? Quale è la forza della narrativa? E quale è il ruolo degli organismi internazionali in questa incredibile globalizzazione? E l’arte che ruolo ha in tutto ciò? Ma poi è veramente tutto nuovo o addirittura qualcosa del secolo scorso ci sta accompagnando in questa corsa al cambiamento? Qualcuno potrebbe aver fatto le prove generali del governo tecnico. E quindi come poter gestire quest’immane mutamento?
E’ necessario affrontare i dubbi che questo libro suggerisce perché come scrive Francesco Monico: oggi non è importante sapere tutto o tanto, ma avere la capacità di muoversi tra più immaginari.